Scrittore ecclesiastico greco. Dopo aver
studiato in un monastero presso Antiochia, nel 423 fu eletto vescovo di Ciro in
Siria. Fu amico personale di Nestorio e prese parte alla controversia
cristologica che oppose quest'ultimo a Cirillo, sostenendo una posizione
conciliatrice e moderata che, pur condividendo il dualismo di Nestorio, rimaneva
comunque nell'ambito dell'ortodossia. Tuttavia, in occasione del Concilio di
Efeso (449) fu accusato di Nestorianesimo e deposto, per essere reintegrato in
seguito da papa Leone. Al Concilio di Calcedonia (451) fu ammesso fra i dottori
ortodossi, ma nel 553, in occasione del quinto concilio ecumenico, molti dei
suoi scritti vennero condannati.
T. scrisse numerose opere di carattere
esegetico, polemico, storico, apologetico, fra cui la
Graecarum affectionum
curatio, la
Historia religiosa seu ascetica vivendi ratio e la
Historia ecclesiastica (Antiochia 393 circa - 458 circa).